
Le colpe dei padri(e delle madri) separati ricadano sui figli. Il principio non è proprio moderno, ma il Comune di Verona ha deciso di applicarlo alle iscrizioni agli asili nido, in nome della Famiglia con la F maiuscola, che come è noto è diversa dalla famiglia magari un po' acciaccata e meno perfetta ma comunque teatro di affetti in cui molti di noi, magari loro malgrado, si trovano a vivere. Il nuovo regolamento prevede che nelle graduatorie vengano assegnati 20 punti ai figli di genitore vedovo, 15 ai figli di coppie regolarmente sposate, e vive e vegete: benissimo. 15 punti anche ai piccoli riconosciuti da un solo genitore: un colpo di illuminismo in zona Cesarini, perché la proposta originaria prevedeva 10 miseri punti
cisi. Idea accantonata solo in seguito a vive proteste, peccato perché era ben studiata: una persona sola si fa carico di portare avanti una nuova vita, per metterla un po' alla prova c'era lo sgambettino, ovvero trovati una babysitter e pagala oppure stai a casa e arrangiati, e pazienza se non hai nessuno che ti mantiene.
Si entra poi nella bassa classifica, zona retrocessione. Ai figli di genitori divisi quei 10 punti bastano e avanzano, in fondo lo sanno tutti che la vita dei separati (e in particolare delle separate) con figli piccoli è una vita di agi e dissolutezze, una punizioncella ci sta bene. E bastano anche ai figli delle coppie di fatto, così un'altra volta spiegano a mamma e papà che non è bene fare gli eccentrici. Eh, meno male che c'è qualcuno che si occupa delle questioni morali, in questo Paese... (Marina Morpurgo)
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