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25/07/11

Ma che fine hanno fatto i 18 milioni di euro previsti dalla precedente finanziaria e destinati al Piano Nazionale contro la violenza di genere?

Le strutture di accoglienza e assistenza per le donne vittime di soprusi, costretti a ridurre o chiudere le proprie attività. Su 58 affiliati se ne contano oltre 40 in difficoltà. Quelle più a rischio sono le case rifugio, dove si nascondono le donne in pericolo di vita. Il ministero delle Pari Opportunità ha fatto piazza pulita di GIULIA CERINO su Repubblica
ROMA - L'Italia è un Paese per donne? Pare proprio di no. La conferma arriva oggi dopo un anno di richieste, reclami e proteste: uno dopo l'altro chiudono i battenti i Centri Antiviolenza sparsi su tutto il territorio nazionale, soffocati dai debiti per i tagli e per l'assenza di finanziamenti già stanziati, senza alcun intervento da parte delle istituzioni per salvare le strutture esistenti, che da anni sostengono donne e minori in difficoltà.
Spariti diciotto milioni. Ma che fine hanno fatto i 18 milioni di euro previsti dalla precedente finanziaria e destinati al Piano Nazionale contro la violenza di genere? Risponde Alessandra Bagnara, presidente di D. i. Re, 1 Donne in rete contro la violenza Onlus, associazione che raccoglie in un unico progetto 58 associazione di donne che affrontano il tema della violenza maschile secondo l'ottica della differenza di genere. La presidente la domanda l'ha posta direttamente alla ministra Carfagna, con una lettera a lei indirizzata. "Il denaro - spiega - doveva essere redistribuito sul territorio nazionale e gestito dal ministero". Peccato che poi questi soldi si siano persi per strada. Dove sono finiti quei soldi? Prova a rispondere Simona Lanzoni, Responsabile Progetti per la Fondazione Pangea Onlus 2, che conferma:
"I soldi erano stati stanziati dal governo Prodi. Poi, la Carfagna, su suggerimento di Tremonti, li ha spostati. Dove non si sa. L'unica cosa certa è che tre di quei 18 milioni sono finiti sull'edilizia, a favore della ricostruzione de l'Aquila".
Leggi il resto dell'articolo (http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/2011/07/22/tagli-donne-senza-assistenza-chiudono-i-centri-anti-violenza/#more-2544 )

22/07/11

Mission dell'associazione Procne

Art. 2 – Finalità.
L'associazione Procne opera nel settore per il perseguimento, in via esclusiva, di finalità di solidarietà sociale ed ha per fine sociale:
L’associazione ha come obiettivo quello di promuovere il benessere psico-fisico e sociale delle donne vittime di maltrattamenti e violenze psico-fisiche, all’interno di una comunità multietnica, attraverso l’ascolto, il confronto, l’informazione, l’orientamento, il sostegno sociale e psicologico per aumentare quell’autostima devastata dalla violenza e dal senso di colpa. Ciò non solo in occasione di momenti di crisi personali e/o familiari (separazioni, affidamento dei figli, maltrattamenti in famiglia o sul lavoro, malattia, ecc.), ma anche e soprattutto nell’ambito fondamentale del reinserimento sociale, del superamento della solitudine, del superamento del disagio psico-fisico e sociale, e della crescita personale per superare la dipendenza affettiva.
L’associazione Procne non ha fini di lucro.

La storia di PROCNE

Nella mitologia greca Procne, o Progne, (greco Πρόκνη, pron. Pròcne) è figlia di Pandione, re mitico di Atene. [leggi anche qui]
La sua leggenda è legata a quella di sua sorella Filomela, violentata dal marito di Procne Tereo, re della Tracia. Filomela, sebbene Tereo l'avesse privata della lingua affiché nessuno conoscesse il suo gesto, riuscì a comunicare l'accaduto alla sorella tessendone le immagini su di una tela. Procne, per vendetta, fece a pezzi suo figlio Iti e lo diede in pasto a Tereo. Tereo andò su tutte le furie e minacciò di morte Filomela e Procne. Secondo il mito furono tramutate dagli dei rispettivamente in usignolo e rondine, mentre Tereo in un'upupa.
Nel Purgatorio dantesco Procne compare nel canto diciassettesimo tra gli iracondi.
A Procne è intitolato l'asteroide 194 Prokne.

Disfare la violenza dello stupro
(altra recensione sulla storia greca di Procne e Filomela)
http://www.homolaicus.com/storia/antica/grecia/aracne/testo2.htm

Quando Filomela comincia a tessere durante il suo lungo anno di prigionia, non è solo la sua sofferenza che la muove ad un nuovo uso del telaio, ma lo specifico scopo di essere udita da sua sorella. Come strumento che lega e connette il telaio (o la spoletta che è una sua parte) ri-membra e aggiusta ciò che la violenza riduce in pezzi: il legame fra sorelle, il potere della donna di parlare, la forma della comunità, la comunicazione. La guerra ed il tessere sono antitetici.
Ma il mito ci chiede di credere che, dopo il suo lungo e paziente sforzo, Filomela sia disposta a trasformare il suo lavoro al telaio in vendetta immediata. Ci si chiede di credere, dopo che Filomela ha trasformato la prigione in laboratorio e la disciplina domestica in un anno di lotta, che tutto ciò l'ha lasciata immutata, che la sua scoperta non ha il potere di cambiare nulla.
E il mito ci chiede di credere che dopo un anno di pianto sulla tomba della sorella, Procne sia disposta non ad un rito di riunione, ma ad uno di omicidio. L'alternativa più importante suggerita dall'arazzo di Filomela non è mai stata considerata: il potere del testo di insegnare all'uomo a conoscere se stesso.
E' il barbaro Tereo o è il cittadino greco che risponde alla storia tessuta dalla donna con la violenza? All'interno della tradizione greca, il mito è stato usato per insegnare alle donne il pericolo insito nella nostra capacità di vendicarci. Ma se il mito istruisce, così come è istruttivo l'arazzo di Filomela, allora ci dice anche che possiamo insegnare a noi stesse, all'interno del potere dell'arte, le forme della resistenza.
E' il tentativo di negare che il tessere di Filomela poteva avere altri fini a parte la vendetta che rende il mito così pericoloso, perché esso tenta di persuaderci al considerare la violenza inevitabile e l'arte debole... ma è lo stesso mito a testimoniare contro se stesso, perché se l'arte di Aracne e Filomela fosse davvero stata così debole, non sarebbe stata repressa con violenza così estrema.

21/07/11

CHI SIAMO ? : LE STELLE VAGANTI "Semplicemente donne"

(clicca sul volantino per ingrandirlo)

Il 17 settembre '10 presso il Milk Center un gruppo di donne, diverse per età, professione, scelte sessuali, si trovava a scambiare idee, pensieri e parole, interrogandosi sul proprio desiderio di incontrarsi per fare gruppo, in un luogo come il Milk Center appena inaugurato come centro GLBT. (PUR NON APPARTENENDO TUTTE A QUESTO MONDO).
La “prima volta” …che ci siamo incontrate è stata un’esperienza emotivamente molto intensa!
Noi donne (menti, cuori e corpi) che decidemmo di provare ad incontrci in un centro GLBT eravamo cariche di idee, paure, aspettative, desideri, fantasmi, racconti di quarta mano che narrano vicende fallimentari e terribili piene di liti o meravigliose realtà dove nascono amori impossibili, quasi immaginari.
Abbiamo deciso che il nostro primo obiettivo è appunto l'incontro e la condivisione di momenti di vita sociale che si esprimono in attività sportiva o di camminate o gioco, feste, cinema ecc.
Grande importanza ha per noi l’accoglienza in un ambiente amichevole delle nuove arrivate e, che siano studentesse sedicenni alla loro prima “cotta” o donne più mature alla riscoperta della loro identità, quello che si cerca di offrire sarà sempre:
  • Un ascolto “caldo” per chi ha voglia di raccontarsi ma non solo anche di leggere ed ascoltare.
  • Tante esperienze diverse (quante sono le donne) per chi ha “sete” di storie di vita femminile.
  • Un confronto vivace di idee senza nessun contrassegno di NESSUN PARTITO POLITICO.
    Un gruppo di riferimento per scampagnate gite visite varie, letture o per vedere qualche bel film (CINEFORUM) o perchè no! Qualche bella cena in compagnia.
  • La possibilità di “mettersi in gioco” da subito (ma solo se lo si desidera!) in una delle tante attività organizzate al centro Milk
  • Una piccola biblioteca/videoteca per conoscere la cultura femminile o lesbica in Italia e nel mondo dove si effettua il servizio di prestito dei libri e dei CD o DVD.
  • I MOMENTI D’INCONTRO SONO solitamente al Venerdì secondo un calendario fissato con largo anticipo. ( info cell. 3493134852)
  • L’ENTRATA è LIBERA PER TUTTE LE DONNE .
  • Per i nostri appuntamenti consulta il blog
    http://arcistufadinonparlare.blogspot.com/
APPUNTAMENTI del gruppo LE STELLE VAGANTI :
Per le passeggiate al femminile info Marta 3296487603 o Luigia 3493134852 e_mail mailto:verona@arcilesbica.it
Due venerdì al mese andiamo a trovare le nostre amiche Ginestre. (vedi calendario).
Un Venerdì al mese andiamo al VILLAGE a vedere uno spettacolo fantastico di SENORITA !!! per INFO Rita 3455787674 o controlla nel calendario.

08/07/11

GRIGLIATA RAINBOW 2011 - Domenica 24 Luglio 2011 a Villafranca di Verona

Perchè anche noi nelle tradizioni crediamo,

soprattutto quelle gastronomiche,

anche quest’anno...

Siete tutti invitati

alla nostra tradizionale...

GRIGLIATA RAINBOW 2011

Domenica 24 Luglio 2011

a partire dalle ore 12.30

A VILLAFRANCA

immersi nel verde e nel fresco dell’ombra


Tanta buona carne alla griglia

e un Ricco Menù vegetariano e Vegan

Per concludere insieme in bellezza, l’intensa stagione 2010/2011 di attività ed iniziative

realizzate al MILK, in attesa della riapertura a Settembre.

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presso Agricamping Tione Via Porta, 16

a VILLAFRANCA di VERONA - dietro gli impianti sportivi

A soli Euro 15,00

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Solo su prenotazione al. n. 345.5787674

Per ulteriori informazioni:

http://www.milkverona.it/

www.arcigayverona.org/sito

http://www.julietteverona.it/