
C'è una barzelletta vecchia come il cucco, nota in tutto il mondo, che descrive il salvataggio di un naufrago ebreo; quegli mostra ai soccorritori quello che è riuscito a fare nella sua isola deserta, da novello Robinson Crusoe, e tra questo ci sono due sinagoghe.
"Scusi," chiede il capitano della nave, "Perché ha costruito due sinagoghe se lei era solo?"
"Una è quella in cui prego tutti i giorni, l'altra quella in cui non metterò mai piede."
Direi che la serata non dev'essere solo un modo di imparare cos'è stata la Shoah, e che significato ha avuto per una donna attraversarla, ma anche uno stimolo a guardarsi dentro ed a guardar fuori, alla ricerca delle discriminazioni fatte e subìte - e come evitarle in futuro.
Ciao, RL
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